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Conoscere il rischio e il Piano di protezione civile è un compito che riguarda tutti noi.

\n

Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio vulcanico è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire.

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Conoscere il rischio e il Piano di protezione civile è un compito che riguarda tutti noi.

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Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio vulcanico è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire.

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Anche tu, con semplici azioni, puoi prepararti ad affrontare meglio il fenomeno bradisismico e il rischio di una eventuale eruzione futura:

\n

• Tieniti informato sulla crisi bradisismica in atto e, più in generale, sul rischio vulcanico che interessa l’area dei Campi Flegrei, consultando le fonti istituzionali, tra cui i siti web dell’Osservatorio Vesuviano dell'INGV, del Dipartimento della Protezione Civile e della Regione Campania.
• Informati sul Piano di protezione civile del tuo Comune.
• Se tu o una persona della tua famiglia avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani), segnalalo al tuo Comune.
• Partecipa alle esercitazioni e agli incontri informativi sul rischio vulcanico e sul bradisismo organizzati sul territorio.
• Informati sulle misure di sostegno e assistenza previste per la crisi bradisismica in atto.
• Se vivi nella zona di intervento, verifica che la tua casa sia sicura e adotta tutti gli accorgimenti necessari a eliminare le situazioni che possono rappresentare un pericolo in caso di terremoto.

\n

Quali accorgimenti puoi adottare per rendere la tua casa più sicura in caso di terremoto?

\n

• Tieni a mente i punti sicuri dove ripararti in caso di terremoto.
• Allontana mobili pesanti da letti o divani. Fissa alle pareti scaffali, librerie e mobili alti.
• Appendi quadri e specchi con ganci chiusi che impediscano loro di staccarsi dalla parete.
• Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi degli scaffali; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con il nastro biadesivo.
• In cucina utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa.
• Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce.
• Prepara un kit di emergenza che contenga copia dei documenti, cassetta di pronto soccorso, medicinali di cui fai uso abitualmente, caricabatterie, copia delle chiavi, qualche indumento, torcia elettrica, batterie di scorta, ecc.

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Anche tu, con semplici azioni, puoi prepararti ad affrontare meglio il fenomeno bradisismico e il rischio di una eventuale eruzione futura:

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• Tieniti informato sulla crisi bradisismica in atto e, più in generale, sul rischio vulcanico che interessa l’area dei Campi Flegrei, consultando le fonti istituzionali, tra cui i siti web dell’Osservatorio Vesuviano dell'INGV, del Dipartimento della Protezione Civile e della Regione Campania.
\r\n• Informati sul Piano di protezione civile del tuo Comune.
\r\n• Se tu o una persona della tua famiglia avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani), segnalalo al tuo Comune.
\r\n• Partecipa alle esercitazioni e agli incontri informativi sul rischio vulcanico e sul bradisismo organizzati sul territorio.
\r\n• Informati sulle misure di sostegno e assistenza previste per la crisi bradisismica in atto.
\r\n• Se vivi nella zona di intervento, verifica che la tua casa sia sicura e adotta tutti gli accorgimenti necessari a eliminare le situazioni che possono rappresentare un pericolo in caso di terremoto.

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Quali accorgimenti puoi adottare per rendere la tua casa più sicura in caso di terremoto?

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• Tieni a mente i punti sicuri dove ripararti in caso di terremoto.
\r\n• Allontana mobili pesanti da letti o divani. Fissa alle pareti scaffali, librerie e mobili alti.
\r\n• Appendi quadri e specchi con ganci chiusi che impediscano loro di staccarsi dalla parete.
\r\n• Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi degli scaffali; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con il nastro biadesivo.
\r\n• In cucina utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa.
\r\n• Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce.
\r\n• Prepara un kit di emergenza che contenga copia dei documenti, cassetta di pronto soccorso, medicinali di cui fai uso abitualmente, caricabatterie, copia delle chiavi, qualche indumento, torcia elettrica, batterie di scorta, ecc.

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Durante

\n

Se sei in un luogo chiuso
• Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo robusto.
\n• Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.

\n

Se sei all’aperto
\n• Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali.
\n• Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas, ecc.

\n

Dopo

\n

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, chiama i numeri di emergenza (112, 113, 115, 118); nel frattempo, se sei in grado, presta i primi soccorsi.
• Prima di uscire di casa chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
\n• Non usare l’ascensore e fai attenzione alle scale perché potrebbero essere danneggiate.

• Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
\n• Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.

\n

Cosa puoi fare se noti danni dopo una scossa di terremoto?

\n

Puoi richiedere un primo sopralluogo speditivo ai Vigili del Fuoco, chiamando il 115. In alternativa, puoi rivolgerti al tuo Comune o a un tecnico di fiducia.

\n

Se dopo un terremoto importante il Sistema di protezione civile decide di attivare la procedura per le verifiche AeDES - Agibilità e censimento del Danno nell’Emergenza Sismica, puoi richiedere gratuitamente al tuo Comune un sopralluogo più approfondito da parte di tecnici formati e abilitati per valutare se l'edificio è agibile e classificare il danno causato dal sisma.

\n

Durante queste verifiche, vengono individuati eventuali danni strutturali, come crepe, fessure, crolli parziali o distacchi di elementi non strutturali (come intonaci, tegole, comignoli, ecc.). Vengono, inoltre, verificate le condizioni delle scale, dei corridoi e delle uscite di sicurezza anche in relazione ai fabbricati circostanti.

\n

Sulla base delle ispezioni speditive, l'edificio viene classificato in una delle seguenti categorie:

\n

• agibile: l'edificio è sicuro da occupare
\n• agibile con prescrizioni: l'edificio è agibile con alcune limitazioni, come il divieto di accesso ad alcune aree o il requisito di interventi di riparazione
\n• inagibile: l'edificio è pericoloso e non può essere abitato

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Durante

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Se sei in un luogo chiuso
\r\n• Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo robusto.
\r\n• Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.

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Se sei all’aperto
\r\n• Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali.
\r\n• Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas, ecc.

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Dopo

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• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, chiama i numeri di emergenza (112, 113, 115, 118); nel frattempo, se sei in grado, presta i primi soccorsi.
\r\n• Prima di uscire di casa chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
\r\n• Non usare l’ascensore e fai attenzione alle scale perché potrebbero essere danneggiate.

\r\n• Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
\r\n• Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.

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Cosa puoi fare se noti danni dopo una scossa di terremoto?

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Puoi richiedere un primo sopralluogo speditivo ai Vigili del Fuoco, chiamando il 115. In alternativa, puoi rivolgerti al tuo Comune o a un tecnico di fiducia.

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Se dopo un terremoto importante il Sistema di protezione civile decide di attivare la procedura per le verifiche AeDES - Agibilità e censimento del Danno nell’Emergenza Sismica, puoi richiedere gratuitamente al tuo Comune un sopralluogo più approfondito da parte di tecnici formati e abilitati per valutare se l'edificio è agibile e classificare il danno causato dal sisma.

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Durante queste verifiche, vengono individuati eventuali danni strutturali, come crepe, fessure, crolli parziali o distacchi di elementi non strutturali (come intonaci, tegole, comignoli, ecc.). Vengono, inoltre, verificate le condizioni delle scale, dei corridoi e delle uscite di sicurezza anche in relazione ai fabbricati circostanti.

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Sulla base delle ispezioni speditive, l'edificio viene classificato in una delle seguenti categorie:

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• agibile: l'edificio è sicuro da occupare
\r\n• agibile con prescrizioni: l'edificio è agibile con alcune limitazioni, come il divieto di accesso ad alcune aree o il requisito di interventi di riparazione
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• Evita zone e strutture depresse dove possono accumularsi gas vulcanici (cantine, garage, piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi, ecc.).
\n• Evita le aree vicine alle emissioni di gas vulcanici, soprattutto durante le ore notturne e in condizioni meteorologiche sfavorevoli (assenza di vento, nuvolosità, presenza di nebbia).
\n• Se noti situazioni potenzialmente pericolose connesse all’emissione di gas vulcanici, come la presenza di animali morti senza motivi apparenti, allontanati immediatamente e informa subito i Vigili del Fuoco o la Polizia locale.

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• Evita zone e strutture depresse dove possono accumularsi gas vulcanici (cantine, garage, piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi, ecc.).
\r\n• Evita le aree vicine alle emissioni di gas vulcanici, soprattutto durante le ore notturne e in condizioni meteorologiche sfavorevoli (assenza di vento, nuvolosità, presenza di nebbia).
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In attenzione

\n

• Sismicità, deformazioni del suolo e gas vulcanici caratterizzano la caldera. Tieni a mente i comportamenti corretti per queste fenomenologie.

\n

In preallarme

\n

Se vivi in zona rossa
\n• Se ti vuoi allontanare già in questa fase, puoi farlo: riceverai un contributo economico dallo Stato. Nel caso, ricordati di informare il tuo Comune.
\n• Se decidi di restare, preparati ad allontanarti quando le Autorità lo indicheranno. Se tu o un tuo familiare avete particolari esigenze di assistenza, informa subito il tuo Comune.
\n• Fai un elenco delle cose essenziali da portare con te (documenti, medicine, occhiali da vista, ecc.).
\n• Informati sulle vie di allontanamento da seguire previste dalle pianificazioni comunale e nazionale.
\n• Se pensi di utilizzare il mezzo messo a disposizione dalla protezione civile, comunicalo al tuo Comune segnalando anche la presenza di eventuali animali domestici per organizzare il loro trasporto.
\n• Se tu o un tuo familiare siete ricoverati in una struttura sanitaria, sarete trasferiti in un’altra struttura idonea al di fuori della zona a rischio, che potrebbe trovarsi in una Regione diversa da quella gemellata con il tuo Comune.
\n• Ricorda che in questa fase, per motivi di sicurezza, l’accesso alla zona rossa sarà regolamentato.

\n

Se vivi in zona gialla
\n• Assicurati di avere a disposizione mascherine protettive, occhiali antipolvere, cibo, acqua, medicine, torcia e attrezzi per rimuovere la cenere.
\n• Se tu o un tuo familiare avete patologie respiratorie o cardiovascolari, consultate il vostro medico per capire come proteggere al meglio la vostra salute in caso di evento.

\n

In allarme

\n

Se vivi in zona rossa
\n• Quando sarà diramato l’ordine di allontanamento, vai a casa e prepara i bagagli. Ricorda di prendere le cose essenziali (documenti, medicine, ecc.).
\n• Non perdere tempo a mettere in salvo beni e oggetti che non porterai con te.
\n• Se decidi di uscire dall’area autonomamente, segui solo le vie di allontanamento previste nella pianificazione, secondo gli orari che saranno indicati. Assicurati che la tua auto abbia il rifornimento sufficiente.
\n• Se decidi di allontanarti in maniera assistita, recati nell’area di attesa individuata dal Piano di protezione civile comunale, autonomamente o con le navette organizzate dal tuo Comune. Verrai trasferito prima verso l’area di incontro fuori dalla zona rossa e poi verso la Regione o Provincia Autonoma gemellata.

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In attenzione

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• Sismicità, deformazioni del suolo e gas vulcanici caratterizzano la caldera. Tieni a mente i comportamenti corretti per queste fenomenologie.

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In preallarme

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Se vivi in zona rossa
\r\n• Se ti vuoi allontanare già in questa fase, puoi farlo: riceverai un contributo economico dallo Stato. Nel caso, ricordati di informare il tuo Comune.
\r\n• Se decidi di restare, preparati ad allontanarti quando le Autorità lo indicheranno. Se tu o un tuo familiare avete particolari esigenze di assistenza, informa subito il tuo Comune.
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Se vivi in zona gialla
\r\n• Assicurati di avere a disposizione mascherine protettive, occhiali antipolvere, cibo, acqua, medicine, torcia e attrezzi per rimuovere la cenere.
\r\n• Se tu o un tuo familiare avete patologie respiratorie o cardiovascolari, consultate il vostro medico per capire come proteggere al meglio la vostra salute in caso di evento.

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In allarme

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Se vivi in zona rossa
\r\n• Quando sarà diramato l’ordine di allontanamento, vai a casa e prepara i bagagli. Ricorda di prendere le cose essenziali (documenti, medicine, ecc.).
\r\n• Non perdere tempo a mettere in salvo beni e oggetti che non porterai con te.
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\r\n• Se decidi di allontanarti in maniera assistita, recati nell’area di attesa individuata dal Piano di protezione civile comunale, autonomamente o con le navette organizzate dal tuo Comune. Verrai trasferito prima verso l’area di incontro fuori dalla zona rossa e poi verso la Regione o Provincia Autonoma gemellata.

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Durante l'eruzione tutte le persone della zona rossa hanno già trovato autonomamente una sistemazione al di fuori della zona a rischio o sono state trasferite nelle Regioni o Province Autonome gemellate.

\n

Se vivi in zona gialla
• Se le Autorità di protezione civile te lo indicheranno, dovrai lasciare temporaneamente la tua abitazione. Ti sarà assegnata una sistemazione in regione Campania.
\n• Se la zona in cui vivi non è stata evacuata, durante la ricaduta di ceneri vulcaniche, rimani in casa con le finestre chiuse.
\n• Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; lava bene i cibi che sono venuti a contatto con le ceneri vulcaniche.

Se
devi uscire è consigliabile indossare una mascherina protettiva e occhiali antipolvere.
\n• È molto pericoloso guidare nei tratti di strada coperti di cenere. L’auto può danneggiarsi e intralciare i mezzi di soccorso. Evita l’uso di motocicli.

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Durante l'eruzione tutte le persone della zona rossa hanno già trovato autonomamente una sistemazione al di fuori della zona a rischio o sono state trasferite nelle Regioni o Province Autonome gemellate.

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Se vivi in zona gialla
\r\n• Se le Autorità di protezione civile te lo indicheranno, dovrai lasciare temporaneamente la tua abitazione. Ti sarà assegnata una sistemazione in regione Campania.
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I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”, cioè un’area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive del passato. La caldera dei Campi Flegrei si estende a ovest di Napoli, da Monte di Procida a Posillipo, e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli.

\n

Nel 1538 si è verificata l’ultima eruzione che, pur essendo fra le minori dell’intera storia eruttiva dei Campi Flegrei, ha interrotto un periodo di quiescenza di circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di Monte Nuovo, alto circa 130 m. Da allora la caldera è quiescente, cioè “dormiente”, ma mostra segnali di attività quali emissioni di gas vulcanici (fumarole) e bradisismo.

\n

Il fenomeno del bradisismo consiste in una deformazione del suolo che comporta l’alternanza di fasi di sollevamento rapido, associate a terremoti, a fasi di lento abbassamento. I terremoti generalmente non raggiungono magnitudo elevate, ma, essendo molto superficiali, si avvertono facilmente e possono causare danni a infrastrutture ed edifici. Le maggiori crisi bradisismiche recenti si sono avute nei periodi 1970-1972 e 1982-1984.  

\n

Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento della caldera. In considerazione delle variazioni dei parametri monitorati dalle reti dell’Ingv (aumento della sismicità, cambiamenti nella composizione geochimica delle fumarole e dei gas dal suolo e naturalmente il sollevamento del suolo) dal 2012 è stato innalzato il livello di allerta da verde a giallo per il vulcano Campi Flegrei. Dal 2018, questa fase di sollevamento è stata accompagnata da un graduale incremento dell’attività sismica che si è ulteriormente intensificata a partire dal 2023, facendo registrare anche eventi con Magnitudo fino a 4.6 e un sollevamento complessivo di oltre 150 cm (dal 2005).

\n

Alla luce dell'avanzamento delle conoscenze scientifiche e dei risultati derivanti dalle attività di monitoraggio del vulcano, a seguito di parere esperto della Commissione grandi rischi – settore rischio vulcanico, con decreto del 30 ottobre 2025 sono stati aggiornati i livelli di allerta e le conseguenti fasi operative.
Dopo l’entrata in vigore di questo provvedimento, è stato dichiarato il livello di allerta giallo, con uno stato del vulcano in “disequilibrio medio”, ed è stata adottata la Fase 2 di Attenzione che prevede: il rafforzamento delle attività di monitoraggio e di valutazione dello stato del vulcano; la verifica delle misure operative previste nelle pianificazioni di protezione civile e iniziative di prevenzione non strutturale mirate, tra cui attività di formazione, informazione ed esercitazioni.

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Lo stato di attività del vulcano e il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei sono in costante evoluzione. Consulta la sezione dedicata IL BRADISISMO AI CAMPI FLEGREI.

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I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”, cioè un’area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive del passato. La caldera dei Campi Flegrei si estende a ovest di Napoli, da Monte di Procida a Posillipo, e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli.

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Nel 1538 si è verificata l’ultima eruzione che, pur essendo fra le minori dell’intera storia eruttiva dei Campi Flegrei, ha interrotto un periodo di quiescenza di circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di Monte Nuovo, alto circa 130 m. Da allora la caldera è quiescente, cioè “dormiente”, ma mostra segnali di attività quali emissioni di gas vulcanici (fumarole) e bradisismo.

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Il fenomeno del bradisismo consiste in una deformazione del suolo che comporta l’alternanza di fasi di sollevamento rapido, associate a terremoti, a fasi di lento abbassamento. I terremoti generalmente non raggiungono magnitudo elevate, ma, essendo molto superficiali, si avvertono facilmente e possono causare danni a infrastrutture ed edifici. Le maggiori crisi bradisismiche recenti si sono avute nei periodi 1970-1972 e 1982-1984.  

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Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento della caldera. In considerazione delle variazioni dei parametri monitorati dalle reti dell’Ingv (aumento della sismicità, cambiamenti nella composizione geochimica delle fumarole e dei gas dal suolo e naturalmente il sollevamento del suolo) dal 2012 è stato innalzato il livello di allerta da verde a giallo per il vulcano Campi Flegrei. Dal 2018, questa fase di sollevamento è stata accompagnata da un graduale incremento dell’attività sismica che si è ulteriormente intensificata a partire dal 2023, facendo registrare anche eventi con Magnitudo fino a 4.6 e un sollevamento complessivo di oltre 150 cm (dal 2005).

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Alla luce dell'avanzamento delle conoscenze scientifiche e dei risultati derivanti dalle attività di monitoraggio del vulcano, a seguito di parere esperto della Commissione grandi rischi – settore rischio vulcanico, con decreto del 30 ottobre 2025 sono stati aggiornati i livelli di allerta e le conseguenti fasi operative.
\r\nDopo l’entrata in vigore di questo provvedimento, è stato dichiarato il livello di allerta giallo, con uno stato del vulcano in “disequilibrio medio”, ed è stata adottata la Fase 2 di Attenzione che prevede: il rafforzamento delle attività di monitoraggio e di valutazione dello stato del vulcano; la verifica delle misure operative previste nelle pianificazioni di protezione civile e iniziative di prevenzione non strutturale mirate, tra cui attività di formazione, informazione ed esercitazioni.

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Lo stato di attività del vulcano e il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei sono in costante evoluzione. Consulta la sezione dedicata IL BRADISISMO AI CAMPI FLEGREI.

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